Daphne e la Sessuologia

La donna dimenticata

La donna si è dimenticata.

Mi piacerebbe che si parlasse di più della stanchezza della donna: ogni giorno lavoro con donne forti ma stanche, stanche come la sono stata io finché non mi sono resa conto che c’è qualcosa di squilibrato.

Stanche perché cariche di tutto il quotidiano: i figli, la società, i mantra “io mi basto”, il lavoro, i pensieri, il ciclo mestruale, la menopausa, i tradimenti, l’invecchiamento ben riuscito per piacere a tutti i costi, l’apparire indistruttibili…

La donna è una creatura delicata e potente e io trovo che tutto ciò sia bellissimo e spaventoso.
La donna non ha la minima idea del suo potere ma ancora meno della sua delicatezza.

Si carica tutto e tutti sulle spalle e attraversa i sentieri della vita, senza farsi troppe domande, con determinazione finché ad un certo punto non sente le gambe tremare e il cuore stanco.

Non mi stupisce che stiano morendo tante donne di infarto. Qualcuno dice che è a causa di… boh… forse.

Ci si dimentica però del fatto che la malattia, il sintomo, rimangono sempre e solo il risultato finale. Quindi la causa non può essere un farmaco sperimentale, l’inquinamento, la terapia sbagliata; la causa è prima.

Come ha vissuto questa donna? Qualcuno glielo ha chiesto prima che il cuore si mettesse ad urlare?
Quante donne la hanno aiutata ad accogliere il suo femminile, la sua delicatezza, la sua dolcezza, celata dagli impegni e da un mondo che ha caricato la donna di energie e ruoli maschili fino a confonderla?
Quanti uomini le hanno chiesto: “come stai? Hai bisogno che ti aiuti?”

Ora la donna è malata, arrabbiata, confusa, demotivata.

Credo sia ora di fare un passo indietro. Con tanta umiltà, proprio da parte di lei, la Donna e che l’Uomo faccia un passo avanti, senza paura.

Un abbraccio dopo tanto tempo tra Uomo e Donna.

Uso la mia potenza accogliendo la mia delicatezza.
Uso la mia delicatezza padroneggiando la mia potenza.

Questo è il femminile armonioso che accoglie, nutre, accarezza, crea, fantastica bellezza, vibra, aiuta, danza…

Quando sei arrabbiata, lascia stare il mondo esterno a te; piuttosto ascolta quanto hai bisogno di tornare in contatto con il tuo femminile

Alle mie figlie e a tutte le donne

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