Madre
Non esiste una madre migliore o peggiore.
Non esiste una madre che si é impegnata di più.
Non esiste una madre che ha fallito.
Non ho mai conosciuto nulla al mondo di più amorevole di una madre, con le sue fragilità, con le sue ferite, con i suoi limiti,lei, ti ama.
Madre, così forte e così delicata, tanto donna quanto bambina, lei sa amarti.
Forse non è mai riuscita a dirlo, forse neanche a dimostrarlo o forse sei stato tu a non capirlo perché tu stesso non riesci a capire come qualcuno possa amarti.
Non recriminare qualcosa che da adulto tu stesso non sai fare.
Alcune madri non sono state abituate a esprimere i propri sentimenti, altre amano in silenzio o semplicemente sono comunicativamente stitiche.
Sii tu, figlio, a domandare ciò che vuoi.
Essere madre non significa comprendere ogni necessità del figlio e neanche annientarsi per tentare di assecondare ogni sua esigenza e necessità.
Essere madre significa imparare a sopravvivere, accettare ed amare incondizionatamente un’ apocalisse di cambiamenti del proprio corpo, delle proprie emozioni, della propria vita, che nascono con il concepimento e non terminano mai.
Essere madre è impegnativo: un eterno navigare in un oceano di sensi di inadeguatezza irrisolti e timori di sbagliare, dove il mezzo che hai per muoverti è una nave chiamata società.
Un gran bel mezzo, decorato di nozioni sterili ma bellissime da ammirare. Puoi guardarlo con invidia e caparbietà mentre speri di poterne far parte, per poi scoprire, quando finalmente sei stato ammesso al suo ingresso, che i suoi interni brulicano di persone mascherate da qualsiasi cosa per celare la propria incompetenza verso l’espressione di sé.
Cercare un figlio richiede coraggio, perché può arrivare oppure no e nel momento in cui lo cercherai, qualcosa in te cambierà ineluttabilmente.
